Willy Loman è stato per tutta la vita, ed è tutt’ora, un commesso viaggiatore. Ormai prossimo alla pensione si ritrova a dover fare i conti con gli innumerevoli fallimenti di una vita fatta di sacrifici, rinunce e illusioni, illusioni che perdurano insistenti nella sua mente ormai poco lucida; spera ancora nel successo e nella felicità materiale, concetti alla base di ogni buona famiglia americana. Di ben altra pasta è la moglie di Willy, Linda, vero angelo del focolare, che da anni asseconda il marito nelle sue fantasie pur avendo una visione razionale della loro critica condizione economica. Quando la mente di Willy inizia a rappresentare un’ennesima preoccupazione, Linda cerca aiuto nei due figli, Biff e Happy. Tuttavia entrambi rappresentano solo motivo di irritazione per Willy, il quale sperava di vederli diventare persone di successo. Le dinamiche interpersonali tra i vari membri della famiglia sfociano , per Willy Loman, in un doloroso viaggio verso la comprensione della realtà. Una realtà dura, cinica e spietata che Miller traccia a chiare linee in un meraviglioso, critico spaccato della società americana…o della nostra?
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